Biologa Nutrizionista
Quest’anno, il Carnevale è coinciso con la Giornata Mondiale dell’Obesità. Buffa coincidenza: due eventi molto diversi, ma con un tripudio di cibo in comune! Per la festa, se ne riparlerà il prossimo anno, ma l’attenzione nei confronti dell’obesità non deve diminuire. Proprio questa è la finalità della Giornata Mondiale: sensibilizzare cittadini ed istituzioni verso la prevenzione dell’obesità, favorendo la salute ed evitando eventuali discriminazioni e pregiudizi.
Le previsioni per i prossimi 10 anni parlano chiaro:
In Italia (dati 2023 del Sistema di Sorveglianza OKkio alla Salute - dati 2022 dell’Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) – Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi di età scolare - dati del sistema di sorveglianza PASSI nell’aggiornamento 2022/2023):
L’obesità racchiude in sé diversi aspetti: metabolici, genetici, comportamentali, sociali e ambientali. Essa è spesso legata a molte patologie, quali diabete mellito, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica e, nei bambini, anche diabete di tipo II, problematiche muscolo-scheletriche e asma. L’obesità, quindi, incide profondamente sullo stato di salute, compromettendo e/o riducendo le aspettative di salute e di vita. Inoltre, frequentemente, le persone obese sono sottoposte a pregiudizi e attacchi psicologici, che aggiungendosi alle difficoltà “fisiche”, peggiorano il loro stato d’animo.
Il tema di quest’anno, “Sistemi in cambiamento, vite più sane”, è un invito a cambiare le proprie abitudini, il proprio stile di vita, non solo ponendo maggiore cura nella scelta degli alimenti consumati ed evitandone l’eccesso o promuovendo l’attività fisica regolare, ma anche allargando le vedute posizionando l’individuo all’interno di un sistema più ampio che coinvolge diversi contesti (sanitari, ambientali, normativi, urbanistici, ecc.).
La prevenzione dell’obesità è, quindi, un investimento per il futuro di tutte le generazioni.
Per approfondimenti:
Biologa Nutrizionista